RADDRIZZATORI MODULARI RAFFREDDAMENTO AD ARIA
RADDRIZZATORI MODULARI RAFFREDDAMENTO AD ARIA
Caratteristica fondamentale del raddrizzatore Powerel è la sua realizzazione totalmente modulare. Ogni modulo è indipendente e completo di tutte le sue funzioni e può fornire una potenza massima di 16 kW. È possibile mettere in parallelo fino a 32 moduli raggiungendo così correnti e potenze molto elevate.
Caratteristiche Tecniche
| Alimentazione | Trifase 400 VAC senza neutro |
| Correnti erogate per modulo | MAX 1000 A |
| Tensioni erogate per modulo | MAX 400 V |
| Potenza per modulo | MAX 16 kW |
| Moduli controllabili (parallelo o serie) |
MAX 32 |
| Moduli per torre | Max 10, suggerito 6 per problemi di trasporto |
| Rendimento Standard | 85% |
| Rendimento massimo | 88% |
| Range regolazione potenza | 2% ÷ 100% |
| Ripple | <= 2% (<1% su richiesta) |
| Isolamento da rete | 2500 V RMS |
| Interfaccia di connessione | Ethernet: Profinet, Modbus-TCP, Seriali: Profibus, RS485 Modbus-RTU, Analogiche: 0-10V, 0-20mA, 4-20mA |
| Max temperatura di esercizio | 40° C |
| Massima umidità | 85% |
| Protezioni e mantenimento | Corto circuito, sovratemperatura, tropicalizzazione schede elettroniche, verniciatura epossidica o zincatura parti in metallo, filtri aria, protezioni parti elettroniche. |
| Gado protezione | IP41 |
| Raffreddamento | Aria forzata |
| Flessibilità ed espandibilità | È sempre possibile aggiungere uno o più moduli per aumentare la potenza del raddrizzatore. |
| Elettronica integrata | Tutta l’elettronica di modulo è raggruppata in un’unica scheda. |
Pesi e Misure
| Da | A | Case | Dimensioni l, p, h | Peso | |
|---|---|---|---|---|---|
| 1000 A - 8 V | 300 A - 60 V | T1 | 540 x 700 x 460 mm | 84 kg | |
| 2000 A - 8 V | 600 A - 60 V | T2 | 540 x 700 x 698 mm | 138 kg | |
| 3000 A - 8 V | 900 A - 60 V | T3 | 540 x 700 x 937 mm | 192 kg | |
| 4000 A - 8 V | 1200 A - 60 V | T4 | 540 x 700 x 1176 mm | 246 kg | |
| 5000 A - 8 V | 1500 A - 60 V | T5 | 540 x 700 x 1414 mm | 300 kg | |
| 6000 A - 8 V | 1800 A - 60 V | T6 | 540 x 700 x 1652 mm | 345 kg | |
| 7000 A - 8 V | 2100 A - 60 V | T7 | 540 x 700 x 1891 mm | 408 kg | |
| 8000 A - 8 V | 2400 A - 60 V | T8 | 540 x 700 x 2130 mm | 462 kg | |
| 9000 A - 8 V | 2700 A - 60 V | T9 | 540 x 700 x 2369 mm | 516 kg | |
| 10000 A - 8 V | 3000 A - 60 V | T10 | 540 x 700 x 2609 mm | 570 kg |
(Esempio di configurazioni, disponibili altre soluzioni)
Il vero raddrizzatore modulare

Powerel presenta il primo reale raddrizzatore modulare.
Normalmente si è tenuti a pensare che la costruzione con moduli divisi rappresenti il raddrizzatore “modulare”. Effettivamente da un punto di vista della corrente erogata non è sbagliato, rimane però irrisolto il problema della comunicazione e controllo del raddrizzatore che era affidata ad un hardware aggiuntivo (il modulo di controllo) la cui avaria rendeva il raddrizzatore totalmente inutilizzabile.
I punti a sfavore sono molteplici tra i quali:
La sostituzione di un modulo in avaria è un’operazione che si svolge in 10 minuti da parte di un normalissimo manutentore, tutti i collegamenti sono plug and play, con connettori estraibili. (video www.powerel.it)
Resta chiaramente confermata la disponibilità di pannelli di controllo tradizionali DE100, DE200 Touch screen, e i collegamenti MODBUS-RTU, Profibus, Profinet, ecc.
Normalmente si è tenuti a pensare che la costruzione con moduli divisi rappresenti il raddrizzatore “modulare”. Effettivamente da un punto di vista della corrente erogata non è sbagliato, rimane però irrisolto il problema della comunicazione e controllo del raddrizzatore che era affidata ad un hardware aggiuntivo (il modulo di controllo) la cui avaria rendeva il raddrizzatore totalmente inutilizzabile.
I punti a sfavore sono molteplici tra i quali:
- limitato utilizzo di moduli in funzione della capienza massima del modulo di controllo
- assistenza sostanzialmente sempre demandata al produttore
- possibilità di collegare in parallelo più raddrizzatori con un solo controllo di corrente
- avaria dell’hardware di controllo con conseguente fermo di tutto il raddrizzatore.
La sostituzione di un modulo in avaria è un’operazione che si svolge in 10 minuti da parte di un normalissimo manutentore, tutti i collegamenti sono plug and play, con connettori estraibili. (video www.powerel.it)
Resta chiaramente confermata la disponibilità di pannelli di controllo tradizionali DE100, DE200 Touch screen, e i collegamenti MODBUS-RTU, Profibus, Profinet, ecc.
Tecnologia canbus
Il controllo è affidato al primo modulo disponibile
Tecnologia tradizionale
VANTAGGI
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Risparmio energetico | La combinazione tra il minor consumo di energia e la migliore deposizione del metallo consentono risparmi dal 15% al 40% rispetto ai raddrizzatori tradizionale. |
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Potenza flessibile | È possibile aumentare, togliere o semplicemente spegnere i moduli in funzione delle necessità. |
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Riduzione spazi | Il layout del raddrizzatore modulare è costruttivamente meno ingombrante di un 40% rispetto a uno tradizionale. |
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Separazione parte elettronica | In ogni modulo l’aria forzata è filtrata in ingresso e non è mai a contatto con le parti elettroniche. |
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Ripple contenuto | L’ondulazione residuale misurata è inferiore al 2% (1% su richiesta). |
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Sfasamento (Cos Ø) | Il cosfi è 0,99 pertanto non nessitano sistemi di rifasamento. |
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Funzionamento moduli indipendenti | Ogni modulo è indipendente rispetto agli altri e può assumere sia la configurazione di master che di slave. Se configurato slave può essere spento e l’erogazione è garantita dagli altri moduli. Il master non può essere mai spento, ma uno slave può diventare master. |
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Sostituzione scheda elettronica | Ogni modulo ha una sola scheda elettronica con tutte le funzionalità del raddrizzatore. La sostituzione è molto agevole e può essere fatta da un normale manutentore. Video su www.powerel.it |
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Sostituzione modulo potenza | È agevole la sostituzione anche di un intero modulo a cura di un normale manutentore. Video su www.powerel.it |
MULTIMEDIA 

Sostituzione modulo potenza |
Sostituzione scheda alimentazione |














